Processo Alfieri, si attende l’arrivo di un nuovo giudice

Finora non se n’è persa una. Sempre presente. Con il viso appena sbarbato ed i suoi completi a giacca a tinte scure che ha sempre indossato nelle grandi occasioni, per rispetto delle istituzioni e del suo ruolo all’interno di esse. E ieri l’istituzione era il collegio della sezione penale del Tribunale di Vallo della Lucania, che dovrà giudicarlo sulle accuse di corruzione e turbata libertà degli incanti per una storia di presunti appalti pilotati a favore di una ditta considerata amica in cambio di altri lavori subappaltati all’impresa di famiglia.
Franco Alfieri, il signore delle «fritture» – come lo definì Vincenzo De Luca una decina di anni fa – e delle campagne e delle vittorie elettorali – prima da sindaco inamovibile di Agropoli e poi di Capaccio e, nel mezzo consigliere di fiducia dell’ex governatore alla Regione e già assessore alla Provincia di Saleno – è uscito indenne da molte inchieste passare prima di finire agli arresti domiciliari lo scorso anno. E adesso si ritrova a doversi difendere in un processo trasferito da Salerno a Vallo della Lucania, dove ieri pomeriggio, sul banco dei testimoni sono saliti gli otto titolari delle altrettante ditte che parteciparono alla manifestazione di interesse sull’illuminazione pubblica bandita dal Comune di Capaccio e affidata poi alla Dervit.
Perché queste ditte vi parteciparono se sapevano già che, come sostiene l’accusa, l’appalto sarebbe stato affidato ad una «impresa amica»?
È questo il punto centrale dell’inchiesta su cui ieri il pubblico ministero Francesco Rotondo ha battuto durante l’escussione dei testimoni. Ed è sempre questo il nodo centrale che i difensori di uno dei politici più datati e votati della provincia di Salerno che hanno cercato di smontare. E che proveranno a fare durante l’intero corso del dibattimento che – nonostante gli intoppi procedurali – è arrivato già alla quarta udienza.
Eppure il collegio giudicante presto potrebbe subire una variazione, perché dal prossimo 18 dicembre al Tribunale di Vallo arriveranno cinque nuovi magistrati, di cui due assegnati alla sezione penale.
Fino a ieri a comporre il collegio che dovrà giudicare Alfieri, infatti, c’è stato un giudice della sezione civile, che ha dovuto sopperire alla carenza di organico. Ma dalla prossima udienza, sarà nominato il nuovo giudice titolare.

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